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Lo sappiamo, anche se non apertamente dichiarato, la giurisprudenza preferisce collocare i figli minori presso la madre, ritenuta più adatta a curare le esigenze dei più piccoli quando la coppia si separa. La Cassazione ha tenuto a rimarcare che non si tratta di alcuna “preferenza” per la donna, ma è anche vero che la prassi dei tribunali segna una netta inflazione in favore di quest’ultima, se non una totalità. La collocazione dei figli presso il padre avviene in casi residuali, quando la madre viene ritenuta inidonea e di pregiudizio per la loro crescita sana. Il che conferma quanto appena detto: il giudice prima

Ad un certo punto della relazione coniugale, seppur conclusa, uno dei coniugi ha un cambiamento nella sua vita che lo porta a perdere il diritto di ricevere l'assegno di mantenimento stabilito in precedenza (in maniera consensuale o giudiziale). Le cause estintive del diritto al mantenimento possono essere diverse. 1) Addebito della separazione Ex art. 151, 2 comma c.c., il giudice può addebitare la separazione ad uno dei coniugi, in considerazione del suo comportamento contrario ai doveri che derivano dal matrimonio, purchè si tratti di violazioni tali "da rendere intollerabile la prosecuzione della convivenza o da recare grave pregiudizio all'educazione della prole" (violazioni di diritti della

Può essere capitato che, per motivi "vari ed eventuali" i genitori del Vostro compagno (poi diventato marito o moglie) abbiano deciso di donare a Voi i soldi per l'acquisto della casa dove, una volta sposati, siete andati a vivere costruendo il nucleo famigliare con il loro amato figlio/a. Ma ecco che dopo qualche anno la relazione naufraga e decidete di separarvi. La casa che fine fa? Nel 2018, la Cassazione ha spiegato che la casa comprata da uno dei due coniugi con i soldi ricevuti in donazione dai propri genitori entra in comunione dei beni. Questo significa che, se un figlio riceve dal padre